Il termine presepe significa mangiatoia e deriva da una parola latina composta, prae ossia avanti e saepes cioè siepe e rimanda al Vangelo di San Luca, in cui descrive la Madonna che ripose il bambino Gesù nella mangiatoia, la c.d. natività che ispirò San Francesco, il quale diede vita ad un presepe vivente nell'antico borgo di Greccio, nel Lazio. Il primo presepe in scultura, è stato creato da Arnolfo di Cambio nel XIII sec., tuttavia, nel Regno di Napoli, si affermarono i presepi in legno e particolarmente suggestiva è la sezione presepiale presso il museo di San Martino. Attraverso le iniziative di San Gaetano da Pieve e degli artigiani, il presepe diventa un'arte, con raffigurazioni in legno e terracotta dipinta, che raggiunsero l'apice della rilevanza, nel XVIII sec.. Attualmente, Via San Gregorio Armeno, con le sue botteghe artigianali, rappresenta a pieno la tradizione presepiale, espressione dei più importanti artisti del tempo, i quali si ispirano alla tradizione del periodo illuminista ma non mancano i riferimenti contemporanei. Tuttavia, anche nel suggestivo borgo storico beneventano, la tradizione presepiale continua, attraverso l'infaticabile lavoro di una bottega artigianale edificata proprio all'interno delle mura storiche, in cui è stata creata una mostra di presepi. Si rivolge quindi, l'invito al mondo, di recarsi in Campania, come parte di un'unica grande famiglia, per vivere la natività fra i sapori, gli odori e le tradizioni delle città nostrane.
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