libertà Fondamentali

Il senso della vita…considerazioni sul diritto all’ aborto

Con l'evolversi dei tempi, subentrano fenomeni, di certo, non geniali, che incidono in modo diverso sulle dinamiche relazionali e sociali. Nella società attuale, le donne, sono sempre più avvezze a rapporti sessuali occasionali e dolosi, previo mercimonio, alla luce di sistemi persecutori - corruttivi (sette) e quindi, aumenta il rischio di incorrere in gravidanze indesiderate e ne consegue che, anche la norma, assume un significato diverso rispetto all' evolversi dei fenomeni sociali, fondamentale la giurisprudenza vincolante e la norma va modificata, per arginare le nuove circostanze dolose, le cui condotte dolose, si riverberano sui diritti del nascituro. Sarebbe troppo facile agire con dolo (mercimonio) e poi autodeterminarsi, ammazzando anche il proprio figlio. La responsabilità penale è personale, fin dal primo contatto fisico, in cui anche un bacio o il tocco di una mano, può fungere da violenza sessuale ma se l'intenzione del rapporto sessuale, ha presupposti dolosi per la donna, allora la situazione va attenzionata e disciplinata, in base alla fattispecie generale e astratta e all' evolversi dei fenomeni sociali. Da una semplice domanda, tutto diventa più chiaro. Perché l' hai fatto? Perché l' hai fatta? La Convenzione Internazionale dei diritti umani del fanciullo, del 1989, non esclude i diritti del neonato e o dell' embrione e, prevede l' obbligo degli Stati, di attuarla ed integrarla, nel proprio ordinamento giuridico interno. Ne deriva che, il diritto alla vita, inalienabile, inviolabile ed incessibile erga omnes, va garantito nella scala gerarchica delle fonti del diritto, in cima ad essa. Il diritto di autodeterminarsi della donna gravida, va necessariamente comparato, col diritto del padre, alla sua volontà di diventare padre. Un figlio, frutto di un rapporto sessuale doloso o non doloso, nasce dall'atto di un uomo e di una donna, nella loro piena consapevolezza e parità di diritti e conseguenze ed i casi di interruzione di gravidanza, vanno disciplinati con legge ordinaria, ponderando il diritto del padre e della madre, a diventare o meno genitori. Diverso, il caso di violenza sessuale, problemi di salute, tossicodipendenza, che, metterebbero a repentaglio la vita della donna e o del nascituro. La ponderazione di tali diritti, è ben diversa rispetto a quella del diniego di accesso agli atti ed il diritto alla trasparenza. Il valore di un bambino è inestimabile, potrebbe portare al mondo un genio della matematica, dell'arte, della manualità del legno, del cucito, del canto, della musica, della culinaria o semplicemente allegria, con un sorriso. Quando si parla di diritto alla vita, soprattutto di un nascituro, non si fa una campagna elettorale ma una campagna per la vita. Aumentare le pene in caso di aborto criminoso ed aborto illegale, è un dovere di civiltà. Si propone, inoltre, la diminuzione del termine di 3/5 mesi, come avviene in alcuni Stati, del diritto di autodeterminarsi, in merito all' interruzione di gravidanza, evidenziando e ribadendo l' importanza della pillola del giorno dopo, meno traumatica per la donna e con un impatto sociale più dignitoso, in quanto, dopo alcuni mesi, il bambino è già formato e l'aborto, rappresenta a mio parere, un omicidio di Stato. Per quanto concerne i bambini Rom, ritengo che dovrebbero essere dati in affido, visto che vengono usati per alimentare la microcriminalità. Inoltre, nei casi in cui, la mamma, viva in un background disperato, senza possibilità di crescere il proprio bambino con dignità, per sé e per il piccolo, si propone di darlo in affido o in adozione, ma senza togliere alla madre naturale, la possibilità di vederlo crescere, in presenza di assistenti sociali ovvero, intraprendere un percorso di sostegno economico, guidato e garantito dallo Stato, affinché possa tenere il proprio bambino e trovare i mezzi di sostentamento. Di fronte alla notizia di una gravidanza, spesso manca la lucidità mentale e la stabilità emotiva, per decidere e quella, potrebbe essere l' unica opportunità nella vita di un uomo e di una donna per diventare genitore. Un bambino è  come un albero che non va sradicato dal grembo materno, con la facilità di un fiore strappato alla terra.